SPOILER ALERT
Inside Out 2 è il secondo della serie di film che vedono come protagonista Riley e il suo mondo interno, personificato dalle emozioni e da personaggi che contribuiscono al funzionamento emotivo. Riley sperimenta le sfide date dai cambiamenti che stanno avvenendo nella sua vita, in cui dovrà decidere cosa mantenere e cosa lasciare andare: l’occasione per una grande crescita personale. Seguendo le vicende di Riley troviamo molti collegamenti col Buddismo di Nichiren Daishonin.
Crescere significa affrontare sfide e cambiamenti
Il film ha come perno il cambiamento: sia l’ambiente interno, quello abitato dalle emozioni, che l’ambiente esterno di Riley, cominciano a trasformarsi. Quello che accade nel mondo interno è una miniatura di ciò che sta accadendo all’esterno: l’ingresso nella pubertà, il fatto che frequenterà una scuola superiore diversa rispetto alle sue amiche del cuore e le tre giornate di campo estivo di hockey in cui giocheranno insieme per l’ultima volta. L’approssimarsi dell’adolescenza è uno scossone nella sua vita, rappresentato dalla demolizione della camera di controllo (che rappresenta il funzionamento della sua mente) e dal cambiamento di tutto l’assetto del suo mondo interno, dove arrivano nuove emozioni. Tra queste, Ansia prende il sopravvento, con lo scopo di pianificare e controllare la vita di Riley per farle avere successo, anche a discapito dei suoi valori e della sua stessa identità.
Inizia così a creare catastrofici scenari futuri e la conseguenza è che si sviluppa in lei un senso del sé basato sulle presunte aspettative delle altre persone, piuttosto che su quello che prova e desidera veramente. Nel mondo delle emozioni di Riley c’è chi parteggia per alcune sue caratteristiche e chi per altre, senza considerare che la sua autenticità sta in tutte le sfaccettature della sua identità. In questo senso, Il Buddismo insegna che ogni singolo aspetto della nostra personalità, sia quelli che consideriamo positivi che quelli negativi, può essere valorizzato. Infatti, ognuno di essi ci permette di fare esperienze differenti, crescere e migliorarci. Lo strumento che il Buddismo di Nichiren ci mette a disposizione per percepire la nostra creatività unica, manifestarla, coltivarla e utilizzarla concretamente è la recitazione di Nam Myoho Renge Kyo. Come scrive il maestro Daisaku Ikeda, proprio come ogni fiore sboccia nel suo modo unico, ogni persona è in grado di sbocciare così com’è e di creare i frutti della sua felicità1.
Non sono gli errori a definirci
Nel corso del film, Riley dimentica che il campo-scuola può essere un’esperienza felice. Incalzata dall’ansia di dimostrare di essere all’altezza delle aspettative dell’allenatrice e delle compagne di squadra, ferisce e allontana le sue amiche. In una scena del suo mondo interiore, Gioia, che è alla testa della spedizione per tornare alla camera di controllo, crolla nella disperazione e afferma di volersi arrendere. Per consolarla, Rabbia le dice che ha già commesso molti errori, che ne avrebbe fatti sicuramente altri in futuro ma non per questo si deve fermare. Non sono gli errori a definirci, gli errori fanno parte della vita e sono gioielli che la abbelliscono, perché permettono la nostra crescita.
Ognuno di voi, nostri giovani successori, è il mio tesoro prezioso. Ci potranno essere momenti in cui perdete la fiducia o pensate di non essere abbastanza in gamba. Ma, per favore, in quei momenti ricordate che siete come dei diamanti grezzi. Lucidando le vostre vite, sarete in grado di rivelare il vostro vero splendore
https://www.ilvolocontinuo.it/ikeda/affido-testimone/
Può succedere di non realizzare un obiettivo o di non conseguirlo così come avevamo prefissato. La delusione può annebbiare la direzione che vogliamo dare alla nostra vita e infatti, quando non raggiungiamo qualcosa, tendiamo spesso a ignorare l’esperienza e il percorso fatto e a saltare direttamente alla conclusione di aver fallito. Il pensiero buddista ci invita a pensare che ciò che ci succede non è una punizione o un premio, ma a dare importanza alle singole azioni che compiamo ogni giorno. Ciò che veramente importa è il percorso che si segue per arrivare ad un obiettivo e la felicità che ne deriva dopo averlo vissuto a pieno, sviluppando una consapevolezza sempre maggiore di noi, dei nostri limiti e paure e della forza di affrontare entrambi.
Alla partita decisiva, Riley continua a ripetersi di non essere all’altezza della situazione ma commettere errori fa parte della vita ed è il coraggio di non arrendersi di fronte alle sofferenze a fare la differenza. Come scrive Daisaku Ikeda: «Anche nei freddi giorni delle avversità, voi possedete il sole del coraggio che è Nam-myoho-renge-kyo»2; la nostra pratica buddista ci permette di costruire un forte io che non si arrende di fronte a qualsiasi difficoltà o delusione e di realizzare una vita veramente felice.
L’amicizia è la via del Budda
Nelle scritture buddiste si racconta di un episodio in cui Ananda3 chiede al Budda: «Mi sembra che quando si hanno dei buoni amici e si avanza insieme a loro si è già a metà strada della via del Budda. Ciò che penso è corretto?». Shakyamuni risponde: «No, Ananda, questo pensiero non è corretto. Avere buoni amici e avanzare insieme a loro non è metà della via del Budda, è l’intera via del Budda»
Buddismo e Società, 234, p. 23, https://buddismoesocieta.org/article/buoni-e-cattivi-amici-zen-chishiki-e-aku-chishiki/
Inside Out 2 è anche una storia di amicizie sincere. Nel mondo interno di Riley, Gioia è sostenuta dalle sue compagne di viaggio, in particolare da Tristezza e Rabbia che le dimostrano di credere in lei. Queste emozioni hanno uno sguardo compassionevole che abbraccia tutta la sua persona e non solo gli sbagli che ha commesso. Allo stesso tempo, le amiche di Riley accorrono in suo aiuto quando non si sente bene e continuano ad amarla nonostante lei le abbia ignorate, spinta dall’ansia di rimanere sola.
Questo è l’esempio di come le persone che ci amano spesso vedono più facilmente la nostra potenzialità di sbocciare come fiori meravigliosi, quando noi ci vediamo solamente come inadeguate.
La vera amicizia non viene dal nulla, infatti per trovare buoni amici dobbiamo noi stessi esserlo. Sforzarsi di riconoscere le potenzialità di ogni persona ci aiuta a vedere meglio le nostre e a creare così amicizie di valore. Quando le persone si sostengono e incoraggiano a vicenda nasce un circolo virtuoso di felicità che, soprattutto nei momenti più bui, ci aiuta a rialzarci e continuare a creare felicità condivisa.
L’amicizia ha due “ali” che ci permettono di volare in alto, senza essere influenzati da sentimenti di simpatia o antipatia. Una è il desiderio di imparare, l’altra è la crescita personale. I buoni amici si radunano attorno a coloro che si sforzano di apprendere e migliorarsi, ed è grazie ai buoni amici che possiamo lucidare e migliorare il nostro carattere. La vera amicizia tra persone che aspirano a grandi obiettivi può moltiplicare i frutti delle loro fatiche
https://ilnuovorinascimento.org/a/lamicizia-2?q=amicizia&fields=&searchType=
Uno dei messaggi che emerge dal film è che il conflitto, sia con noi stessi che con le altre persone, soprattutto quelle a cui vogliamo bene, è inevitabile. È però sempre un’occasione per crescere. In più di una scena Riley è confusa su quale direzione scegliere, si chiude in se stessa ed evita le sue amiche. Solo quando si ritrova a confrontarsi con loro riesce a compiere scelte autentiche che contribuiscono alla sua crescita. Riguardo a questo, il Buddismo insegna che non esistono colpe e che gli errori che compiamo lungo il nostro cammino sono punti di svolta per un cambiamento positivo. Ciò che ci permette di trasformare l’errore in opportunità è il dialogo con veri amici.
Coloro che hanno amici sono ricchi. Spesso l’incoraggiamento e lo stimolo degli amici ci spronano a migliorare noi stessi, ci ispirano a condurre vite soddisfacenti e a creare un mondo migliore, lavorando insieme ai nostri amici verso questa meta
Daisaku Ikeda, Amore e amicizia, Esperia, Milano, p. 29
NOTE
1 – Cfr. https://www.ilvolocontinuo.it/ikeda/fate-sbocciare-il-vostro-fiore-unico/
2 – https://www.ilvolocontinuo.it/ikeda/affido-testimone/
3 – Uno dei dieci discepoli più vicini al Budda Shakyamuni. Lo accompagnò per molti anni con il compito di assisterlo. Famoso per la sua memoria, per la conoscenza degli insegnamenti buddisti e per aver aiutato a far entrare la prima donna nell’ordine buddista (Cfr. Soka Gakkai, Dizionario del Buddismo, 2018, p. 19)