Nam Myoho Renge Kyo: una pratica per arricchirsi di virtù!

  • Autore dell'articolo: Luca Riccioni e Chiara De Paoli
Il Buddismo della Soka Gakkai e la recitazione di Nam-myoho-renge-kyo
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La vita porta con sé una vastità incalcolabile di situazioni. Alcune non vorresti mai incontrarle, altre invece speri di ritrovartele tra le mani il prima possibile. Ma cosa significa vivere al 100% il momento presente? E cos’è la vera libertà o felicità?  

La recitazione di Nam-myoho-renge-kyo aziona quel potenziale innato che ci rende liberi. Una libertà dalla paura — basata sulla saggezza, sulla forza d’animo, sulla capacità di dare valore e significato a qualsiasi situazione. 

Secondo il Buddismo, i “materiali” per edificare noi stessi sono tre: 

  • Pensieri 
  • Parole 
  • Azioni 

Sapere utilizzare i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre azioni per dirigere liberamente la vita verso ciò che realmente desideriamo è una sfida difficile. Una sfida che avviene nell’intimità personale. La recitazione di Nam-myoho-renge-kyo costruisce questa libertà.  

Cosa significa Nam-myo-ho-renge-kyo? Cosa significa praticarlo, e in cosa consiste farlo? Perché la Soka Gakkai ha come cardine questo insegnamento di Nichiren Daishonin 

Queste sono forse alcune domande che possono venirti in mente entrando a contatto con la pratica buddista. Partiamo dalla traduzione di questi termini. 

  • Nam – contrazione del termine sanscrito namu. Trad. “dedicarsi, dedicare la propria vita” 
  • Myo – trad. “Legge mistica o Verità eterna” 
  • Ho – trad. “manifestazione della Legge mistica” 
  • Renge – trad. “fiore di loto” 
  • Kyo – trad. “sutra (insegnamento)” 

Myoho renge kyo è il titolo giapponese de Il Sutra del Loto, uno dei principali insegnamenti di Shakyamuni – Siddharta. Seguendo l’interpretazione di Nichiren Daishonin, il titolo stesso dell’opera racchiude il suo profondo significato, che possiamo sintetizzare con l’affermazione: “Ogni fenomeno è manifestazione (Ho) della Vita eterna (Myo) e dedicandosi ad essa (Nam) si potrà manifestare la propria natura illuminata”. 

I buddisti della Soka Gakkai dedicano quotidianamente del tempo alla recitazione di questa frase (con una ripetizione ritmata) di fronte ad una pergamena chiamata Gohonzon. Questa pratica quotidiana serve loro a migliorare la percezione di ciò che li riguarda e li circonda. Grazie a questa chiarezza diventano sempre più capaci di interagire con il loro ambiente ricercando il benessere proprio e altrui. Secondo il buddismo, non può esistere una felicità duratura senza curarsi anche del bene degli altri.  

Forgiare sé stessi e costruire un forte io capace di superare le difficoltà, anche le più atroci, è il risultato di una pratica costante di Nam-myoho-renge-kyo e dell’applicazione dei principi del buddismo nella vita di ogni giorno.  

Nam-myoho-renge-kyo non è un mantra o una meditazione 

L’invocazione del titolo del Sutra del Loto non è una pratica meditativa o contemplativa, ma una vera e propria preghiera attiva, un’azione che compiamo da protagonisti e che rivolgiamo a noi stessi, alla nostra parte illuminata per ricercarla e risvegliarla. Non c’è una divinità alla quale rivolgersi. La libertà e la felicità, le virtù descritte prima, hanno bisogno di essere nutrite per mostrarsi nei nostri cuori mentre affrontiamo difficoltà e sofferenze. Nel buddismo questo processo di autoriforma è descritto come una vera e propria rivoluzione interiore. La preghiera di Nam-myo-ho-renge-kyo è come una “battaglia” tra la positività e la negatività innate che possediamo e che ci fa decidere di non arrenderci, ma anzi di alzarci prepotentemente per affermare che andremo fino in fondo nella nostra lotta.  

Milioni di storie 

Da quando i primi tre presidenti fondatori della Soka Gakkai lo hanno diffuso in tutto il mondo, milioni di persone hanno iniziato a praticare questo insegnamento. In Italia, attualmente, oltre 10.000 giovani si stanno impegnando a promuovere un cambiamento personale e nella società attraverso il Buddismo, costruendo storie di vittoria incentrate su temi come il lavoro, le relazioni, fino allo sviluppo sostenibile e al disarmo nucleare

Il filo conduttore e il primo passo di ognuna di queste storie è la trasformazione del proprio cuore, attraverso la pratica di Nam-myoho-renge-kyo

Come per ogni altra cosa, ad ogni modo, la vera comprensione sta nella sperimentazione personale.  

Cosa ne pensi? Ci sono aspetti della tua vita che senti di subire, o che desideri sviluppare? Hai delle persone con le quali desideri migliorare e vincere insieme?  
La cosa più importante è ricordarsi che la tua vita è degna di essere vissuta così come è e merita di sperimentare felicità e benessere: in questo senso, recitare Nam-myoho-renge-kyo non è altro che l’occasione di decidere ogni giorno di essere e costruire la miglior versione di te.