Una casa per i giovani

  • Autore dell'articolo: ilvolocontinuo.it
Stefania racconta come ha trovato la casa perfetta dedicandosi alla felicità altrui
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La storia di Stefania

Mi chiamo Stefania, vivo a Trani e ho 30 anni, ma pratico il Buddismo da quando ne avevo 23.

Studiando ho incontrato il principio di “non lesinare la propria vita”, ovvero non lasciarsi mai sconfiggere manifestando quella parte di noi che non teme nulla; significa affrontare le nostre tendenze, chiedersi cosa si sta mettendo al centro della propria vita e dove si sta indirizzando il proprio cuore, quello che nel Buddismo chiamiamo ichinen.

Insegna a vivere appieno la nostra preziosa esistenza dedicandosi alle altre persone e a obiettivi più grandi di quelli personali, dando tutto senza pretendere di ricevere.

Così, ho capito che era arrivata l’occasione di realizzare un desiderio che avevo da tanto tempo: trovare la mia casa. Volevo un grande appartamento in affitto che fosse adatto sia come abitazione, sia come studio per il mio lavoro, ma che potesse ospitare anche gli incontri dei giovani della Soka Gakkai.

Dentro di me ero piena di incertezze, legate soprattutto alla sfera finanziaria, dato che nella mia zona gli affitti sono molto alti. Però sapevo di poter realizzare l’obiettivo attraverso la preghiera e che l’avrei fatto approfondendo il legame con i miei genitori. Infatti, nel frattempo, loro stavano cercando di vendere la casa di mia nonna e il box che usavano come deposito per acquistarne uno nuovo.

Avevo deciso di trasformare io stessa il karma economico familiare e ripagare il debito di gratitudine nei confronti dei miei genitori. Loro nutrivano dubbi verso questo desiderio che sembrava impossibile, ma ciò che volevo oltre ogni cosa era metterli in grado di vivere una vita felice senza la pressione delle difficoltà economiche. Io per prima non dovevo avere paura!

Nichiren Daishonin scrive:

Sto pregando con tanta convinzione come se dovessi accendere il fuoco con la legna bagnata o estrarre l’acqua dal terreno riarso.

Rimproverare l’offesa alla Legge e cancellare le colpe, RSND, 1, 395

Nel primo volume del romanzo La nuova rivoluzione umana, nel capitolo Pionieri, il maestro Daisaku Ikeda incoraggia una persona che stava vivendo una crisi finanziaria a formulare un grande voto: promettere di lottare per realizzare un mondo pacifico, in cui ogni persona sia veramente felice e contribuisca alla felicità degli altri. Questa è la missione dei praticanti della Soka Gakkai.

Recitando con decisione Nam-myoho-renge-kyo, cominciai a dedicarmi sempre di più alle attività buddiste e fare regali ai giovani compagni e compagne di fede come se avessi avuto la disponibilità economica per la nuova casa.

Dopo pochi giorni, mio padre mi chiese un prestito per poter acquistare il nuovo box, siccome l’altro andava liberato. Con lo spirito di non lesinare la mia vita e fidarmi del Gohonzon, decisi di prestargli tutti i miei risparmi e, allo stesso tempo, di non indietreggiare nella ricerca della mia casa.

Iniziammo così a dialogare più sinceramente e lottare insieme, consapevoli di potercela fare.

Mia madre, che fu la prima a ostacolare la mia pratica buddista quando divenni membro della Soka Gakkai, oltre a supportare con gioia le attività che ospitavo a casa cominciò a recitare Daimoku per il nostro obiettivo; poco dopo, mio padre firmò la vendita della casa e l’acquisto del nuovo box, spazioso e trovato a una cifra irrisoria.

Mi disse che avrebbe preso meno soldi come prestito dai miei risparmi, ma io gli risposi che la mia offerta era già stata fatta, a prescindere da quanti soldi avrebbero usato, quindi non doveva preoccuparsi perché per me erano già loro.

Di lì a breve, mia cugina mi ha contattata dicendomi che a fine anno si sarebbe trasferita e mi ha invitata a vedere la sua casa: ho capito subito che quello sarebbe stato il posto giusto per me, lo spazio era perfetto e c’erano perfino le stesse mattonelle che adoravo della casa di mia nonna! Decisi di fermarla immediatamente senza paura dei costi.

Infatti, ho continuato a coltivare la certezza di trasferirmi lì impegnandomi nel lavoro. Dopo mesi di attesa sono state confermate alcune collaborazioni e ne sono emerse altre.

La vita mi stava rispondendo dandomi numerose occasioni di guadagno, ma sono rimasta fedele allo spirito accettando anche di avviare progetti gratuiti che creassero valore nelle persone.

Dedicandomi con tutto il cuore al lavoro e all’attività, ho ricevuto un’ondata di fiducia e amore che mi sta permettendo di racimolare il denaro necessario per la casa che avrò. E mio padre non solo ha finito di sistemare il nuovo box, ma mi ha anche già restituito l’intera cifra che gli avevo prestato.

La vita può essere considerata una lotta implacabile contro il proprio karma. Non esiste un karma che non possa essere superato attraverso la fede. […] Vivere senza demoralizzarci di fronte alle avversità, continuando a lottare intrepidi contro di esse è in sé la dimostrazione del potere immenso del Buddismo.

Daisaku Ikeda, NR, 30

Prima di dicembre la mia nuova casa non sarà libera, ma io determino comunque di trasferirmi entro il 18 novembre, il giorno della fondazione della Soka Gakkai, e di aprirla ai giovani per realizzare meravigliose vittorie insieme!