Quest’anno è stato indetto il Giubileo, un evento che viene celebrato dalla Chiesa cattolica ogni 25 anni, che rappresenta un’occasione di rinnovamento spirituale per i praticanti del Cristianesimo cattolico. Inoltre, il nuovo Papa Leone XIV, nel suo discorso iniziale dopo la nomina, si è pronunciato in favore di una pace «disarmata e disarmante»1 e ha invitato tutti «a costruire ponti, con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo sempre in pace»2. Il primo Papa ad aver incontrato la Soka Gakkai è stato Papa Francesco, che ha incontrato il presidente della Soka Gakkai Minoru Harada nel maggio 20233, un incontro ripetutosi quest’anno durante la cerimonia di insediamento di Papa Leone XIV che, dopo la cerimonia, ha incontrato privatamente i leader delle varie confessioni religiose, tra cui il presidente dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai Alberto Aprea4. Questi incontri rappresentano un grande passo verso la realizzazione del grande desiderio del maestro Daisaku Ikeda di realizzare la pace nel mondo attraverso un dialogo interreligioso volto a creare un movimento di “religioni per l’essere umano”.
In questo articolo, parleremo dell’importanza del dialogo interreligioso e di come ogni persona abbia dentro di sé il potenziale per realizzare una società pacifica, contribuire a sradicare la sofferenza e portare felicità nel suo ambiente più immediato.
Lo spirito originario di ogni religione
Cosa accadrebbe se i leader fondatori originari delle religioni si potessero riunire ad una conferenza?
Con questa domanda, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda metteva in luce lo spirito che secondo lui aveva animato queste persone, dai cui insegnamenti sarebbero sorte le principali tradizioni religiose: trovare un metodo per sradicare l’infelicità e realizzare la pace nel mondo per tutta l’umanità5.
Quando saremo in grado di concepire e comprendere veramente i desideri e le azioni per la felicità delle persone dei grandi precursori delle varie religioni, e di eliminare nelle generazioni future il dogmatismo intollerante che ancora persiste, credo che si spalancherà sconfinato davanti a noi l’orizzonte l’amore universale per l’umanità
Buddismo e Società, 232, p. 9, https://buddismoesocieta.org/a/un-la-boratorio-di-umanita
Dal punto di vista del Buddismo, tutte le persone hanno diritto ad essere felici e di realizzare una comunità armoniosa di rispetto e convivenza pacifica, basata sul rispetto della dignità della vita; è l’obiettivo e la determinazione nella fede di una persona che mette in pratica i suoi insegnamenti.
Questo è lo spirito originario di ogni religione secondo il terzo presidente della Soka Gakkai Daisaku Ikeda: alla base di ogni grande religione vi è un profondo rispetto per ogni singolo essere umano, in cui l’empatia verso gli altri è un punto fondamentale. Se paragoniamo le grandi religioni umane a dei fiumi di profonda saggezza, spinti dalla corrente del dialogo interreligioso, ecco che tutte insieme, pur nelle rispettive diversità, diverrebbero un grande mare che avvolgerebbe l’intero pianeta di pace e stabilità.
Un sodalizio di “religioni per l’essere umano” per la realizzazione della pace nel mondo
Nella prefazione all’edizione italiana della Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, il testo di riferimento per i praticanti del buddismo di Nichiren, il maestro Daisaku Ikeda evidenzia la missione della Soka Gakkai nel promuovere il dialogo interreligioso, «uno dei temi più importanti della nostra civiltà» (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, vol. 1, p. xi).
Una delle caratteristiche fondamentali della nostra epoca è il pluralismo religioso, cioè la presenza di più fedi e tradizioni religiose diverse che convivono all’interno delle stesse comunità. Non è una novità, nella storia sono sempre esistite convivenze tra religioni diverse.
Le particolari connotazioni di ogni religione nascono da un complesso di influenze dovute alle diversità degli esseri umani, alle caratteristiche di ogni epoca, alle peculiarità di ogni luogo e alle diverse evoluzioni della storia. Nonostante tali differenze, ogni dottrina possiede al suo interno i princìpi e la saggezza necessari a realizzare la felicità delle persone
Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, vol. 1, p. xi
La valorizzazione della diversità e dell’unicità di ogni singola persona è alla base del Buddismo di Nichiren; esso insegna che ogni persona ha la capacità di manifestare il profondo desiderio per la propria e altrui felicità, desiderio che viene chiamato “voto del bodhisattva”6.
Come afferma Daisaku Ikeda, questo desiderio è posseduto da tutti gli esseri umani; risvegliarlo e «stimolare la natura umana positiva» (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, vol. 1, p. xii) non è appannaggio solo del buddismo, ma di tutte le religioni che promuovono la pace e ricercano la felicità di tutti gli esseri umani. Alla luce di quanto afferma il maestro D. Ikeda, si comprende che, se ci basiamo sulla pratica e lo studio del Buddismo e ci impegniamo a dialogare con più persone possibili su tematiche fondamentali, come la felicità, il dialogo interreligioso, la cultura, l’educazione, le nostre vite si apriranno e diventeremo tutti, nel nostro piccolo, costruttori di pace. Nel contesto del dialogo interreligioso, significa «accettare e valorizzare le caratteristiche di ogni singolo credo e, allo stesso tempo, afferrare la profonda verità e sapienza presente nelle sue dottrine» (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, vol. 1, p. xi) Questa è la strada per costruire un sodalizio di religioni per l’essere umano che, influenzandosi positivamente a vicenda, possono sempre più diventare una forza propulsiva per realizzare la pace nel mondo.
Una rete di dialogo di persone comuni
Potrebbe sembrare una missione troppo grande, se guardiamo solamente alle nostre capacità personali, ed è proprio su questo punto che rientra un grande insegnamento del Buddismo. Infatti, sono proprio le persone comuni ad avere suprema importanza e l’inizio di un grande cambiamento risiede nel primo passo che ognuno e ognuna di noi può fare nella direzione del dialogo.
Le grandi imprese cominciano immancabilmente da piccole cose. Un viaggio di mille miglia comincia con un passo, come si dice. Senza quel primo passo non possiamo ottenere la vittoria nel viaggio verso una grande meta. Allo stesso modo la rivoluzione umana, o la trasformazione interiore delle persone, che per noi della SGI è la via verso una pace duratura, inizia dal dialogo sincero con un singolo individuo.
Impegnarsi nel dialogo permette di trasformare positivamente sia la nostra vita che quella degli altri. È il mezzo per rompere il guscio del nostro “piccolo io”, superare il muro della nostra indifferenza e creare legami positivi con gli altri. Quando abbiamo il coraggio di incontrare le persone e parlare dei nostri ideali, stiamo facendo un primo passo nella nostra stessa rivoluzione umana. […] Non si costruisce il dialogo rimanendo semplicemente seduti ad aspettare. È necessario ricercare il contatto con gli altri e parlare con loro
https://ilnuovorinascimento.org/a/nel-dialogo-scorre-lenergia
Non vi è gerarchia tra gli esseri umani, tutte sono persone comuni e attraverso questa comunione di relazioni instaurata da ogni singola persona che lo spirito del buddismo della dignità della vita e di non lasciare nessuno indietro si è mantenuta e propagata. Ognuno e ognuna di noi è perfettamente capace di costruire amicizie sincere e dialoghi basati sul rispetto reciproco. Non serve aspettare di diventare migliori di quello che siamo, di sapere più cose o di sentirsi preparati e giusti, il potenziale del dialogo e dell’amicizia, anche quello interreligioso, è posseduto all’interno di ogni persona. Ciò che è più conta è l’intenzione profonda che muove le nostre intenzioni; Nichiren scrive che «è il cuore che è importante»7. Siamo tutte e tutti perfettamente capaci così come siamo e non dovremmo limitarci per paura di sbagliare. Più parliamo con le altre persone con un atteggiamento aperto e un sincero proposito di imparare insieme l’uno dall’altro, più prendiamo fiducia nelle nostre capacità e creiamo ponti di comunicazione che ci permettono di aumentare le reti delle nostre comunità e la fiducia reciproca, che di conseguenza aumentano la probabilità di risoluzione pacifica dei conflitti e un vivere insieme basato sull’impegno condiviso di vivere «felici e a proprio agio»8.
NOTE
1. https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2025/05/08/0299/00524.html#fr
2. Idem
3. https://ilnuovorinascimento.org/a/il-presidente-harada-incontra-papa-francesco
4. https://ilnuovorinascimento.org/a/la-soka-gakkai-italiana-allinsediamento-di-papa-leone-xiv
5. Cfr. Buddismo e Società, 232, p. 9, https://buddismoesocieta.org/a/un-la-boratorio-di-umanita
6. Da Bodhi (“Illuminazione”) e Sattva (“Essere vivente”); nel Buddismo Mahayana, la figura del Bodhisattva rappresenta le persone che si impegnano attraverso la pratica buddista peri ricercare l’illuminazione per sé e per le altre persone attraverso la propria rivoluzione umana, ovvero la propria profonda trasformazione personale. (Cfr. Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, Dizionario di Buddismo, 2018, pp. 50-51). Per approfondire vedi anche: Il karma: destino immutabile o forza motrice per la vita?.
7. https://biblioteca.sgi-italia.org/rsnd/la-strategia-del-sutra-del-loto
8. Sutra del Loto, cap. 16, p. 318