Tsunesaburo Makiguchi: una vita dedita al bene supremo

  • Autore dell'articolo: Chiara De Mastro
Un excursus del pensiero educativo del presidente Makiguchi come testimoniato nella sua Educazione per la creazione di valore.
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Tsunesaburo Makiguchi (1871 –1944), primo presidente e fondatore della Soka Gakkai, è stato un insegnante ed educatore vissuto in Giappone in un momento di profonda crisi. Rappresentato come uno degli educatori più innovativi degli anni ‘30, formulò delle proposte rivoluzionarie all’interno del sistema scolastico e della società giapponesi, ponendo l’accento sul potenziale creativo di ogni allievo.

Fermo oppositore del tradizionale nozionismo1 e del regime militare giapponese, è stato un leader capace di sacrificare la propria vita per difendere i propri ideali e la propria identità religiosa per un bene più grande: il cambiamento di rotta nel destino della sua nazione.  

 

Nell’epoca in cui Makiguchi visse, l’educazione perseguiva prettamente idee di nazionalismo e si faceva di tutto per infondere negli studenti un patriottismo passivo. L’istruzione del Giappone aveva perciò lo scopo di produrre sudditi obbedienti e non cittadini liberi in grado di sviluppare una propria coscienza. In questo contesto si svilupparono il pensiero e metodo educativo di Makiguchi, che ponevano l’accento sull’esigenza dello studente di sviluppare a pieno il proprio potenziale autonomamente; affermando che lo scopo dell’educazione sarebbe dovuto iniziare da un’osservazione dell’alunno, chiedendosi come far sì che quell’essere umano potesse vivere una vita veramente felice.2

La creazione di una vita di valore 

Come insegnante, si adoperò per introdurre nel sistema educativo un approccio prettamente umanistico incentrato sulla figura dello studente e, grazie ai trent’anni di esperienza in ambito educativo ricchi di osservazioni sulla comunità, definì l’educazione con una spiegazione ben precisa:

“l’educazione è il mezzo attraverso il quale gli individui possono acquisire la capacità di creare valore, scoprendo la propria felicità” (Ivi:121)

Lo scopo dell’educazione, quindi, non può essere separato dalla vita ma dovrebbe permettere alle persone di condurre un’esistenza pienamente felice. Secondo Makiguchi la felicità significa creare valore e quindi afferma che una vita felice consiste in uno stato dell’esistenza in cui si può guadagnare e creare valore.3


In questo caso il criterio per definire il valore è se qualcosa fa avanzare o impedisce la condizione umana4 e perciò se ci si indirizza verso lo sviluppo dell’umanità.
Egli propone una prospettiva incentrata sulla crescita dell’individuo, riflettendo sul fatto che il valore, tramite un cambiamento positivo per la vita umana, può essere creato e non è statico, né lo stesso per ciascun individuo. Pone al centro di tutto l’essere umano, visto come soggetto attivo che può influire positivamente sull’ambiente.

Creatività e Coesistenza 

Un ulteriore concetto fondamentale del pensiero di Makiguchi è infatti la creatività, che permette alle personalità individuali di crescere e fiorire. Per questo motivo è fondamentale che gli educatori credano nelle potenzialità di ogni giovane, stimolandolo con entusiasmo in diverse attività che permettono alla sua creatività di fiorire. Queste attività partono da uno scambio tra esseri umani, basato sulla fiducia reciproca senza secondi fini. Gli educatori, con costanza, coraggio e affetto, sforzandosi per primi di credere nel potenziale unico di ogni individuo e nel far emergere la creatività latente negli studenti, possono raggiungere l’essenza dell’educazione. 

Un altro elemento centrale della sua teoria di valore è la relazione tra valori individuali e sociali. Se da un lato egli sosteneva che un’azione vantaggiosa per l’individuo potrebbe essere nociva per la società, dall’altro riteneva che lavorare per il proprio guadagno personale è uno scopo giusto, ma che la responsabilità di ogni persona, in quanto creatrice di valore, è di lavorare per contribuire al benessere personale e della società.5

L’incontro con il Buddismo di Nichiren lo spinse all’ideale di una vita dedita al bene supremo, rappresentato con ciò che ci fa muovere nella direzione dell’empatia, della solidarietà con gli altri e della coesistenza armoniosa. La creazione di valore richiede infatti che le persone vivano orientate verso il bene per se stessi e la società. Nonostante la sua grande apertura verso la conoscenza di altri mondi, etnie, culture e religioni, rimane centrale nel pensiero di Makiguchi l’importanza della comunità locale come centro di apprendimento dello studente, perché attraverso questo coinvolgimento nel quotidiano può sviluppare se stesso insieme agli altri.6

Senza fare distinzioni di cultura, sesso, razza o etnia, Makiguchi considerava ogni dialogo un opportunità per creare valore e per questo, nel suo pensiero, l’umanità dell’insegnante ha un ruolo centrale nell’esperienza educativa. Desiderava che agli studenti non fossero solo indicate delle nozioni da imparare e anche che non fosse imposto nulla dall’alto, ma che attraverso uno stimolo alla ricerca fossero guidati a far emergere sicurezza in se stessi.7

Trasformare la teoria in azione

I suoi scritti rivelano un grande senso di missione e di responsabilità nel discutere le pratiche educative del tempo e nel metterle in azione. Dalle testimonianze relative alla vita di Makiguchi si percepisce quanto fosse disponibile e popolare tra i suoi studenti: si dice che si trovava sempre in prima fila per comprare il cibo agli studenti poveri della sua scuola, perché credeva fermamente nel loro potenziale e nell’unicità della loro missione una volta diventati grandi.Nella società complessa di oggi che tende ad un forte isolamento, la scuola riveste un ruolo sempre più centrale nell’educazione e formazione del futuro, proprio perché si rivolge a ragazzi e ragazze che hanno bisogno di essere guidati ed incoraggiati. Ispirandoci all’esempio di Makiguchi, possiamo costruire e rinnovare un ambiente scolastico umano, basato prima di tutto sulla consapevolezza del potenziale intrinseco di ogni individuo. C’è bisogno di consapevolezza della propria missione come insegnanti, educatori, genitori. Partendo da un dialogo con noi stessi e approfondendo la personalità di figure come Makiguchi, che hanno lottato per creare una trasformazione positiva della società, possiamo cogliere l’essenza dell’educazione e decidere di essere per primi promotori di una creazione di valore.

Dayle M. Bethel, La creazione di valore – Esperia

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NOTE

1 – L’idea che gli studenti e i giovani in generale siano dei “recipienti” da colmare con nozioni, senza considerare la loro peculiare capacità interpretativa e creativa

2 –  Ikeda D. (2003), L’educazione Soka. Creazione di valore e cittadinanza globale, Milano, Esperia, pp.108-109

3 –  Makiguchi T. (1964), The Philosophy of Value, Tokyo, Seikyo Press, p.4

4 –  Ikeda D. (2003), L’educazione Soka. Creazione di valore e cittadinanza globale, Milano, Esperia, p.111

5 – Bethel D. M. (2013), La creazione di valore. Vita e pensiero di Tsunesaburo Makiguchi, Milano, Esperia, p.35

6 Ikeda D. (2003), L’educazione Soka. Creazione di valore e cittadinanza globale, Milano, Esperia, pp.99-129.

7 – Ivi:.101