Tiriamo fuori da dentro noi stessi la speranza!

  • Autore dell'articolo: A cura di Pietro Bazzechi, Responsabile del gruppo Studenti
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Tiriamo fuori da dentro noi stessi la speranza!

Giugno è arrivato, ben ritrovati!

Il mese di giugno segna la metà dell’anno, il giro di boa verso la sua conclusione. Alcuni potrebbero aver vissuto freneticamente questa prima parte dell’anno e percepirla come trascorsa in un attimo, altri invece, aver subito blocchi con incapacità di agire o reagire, altri ancora, un mix continuo di svariati stati vitali in continuo mutamento.

Ad ogni modo, qualsiasi siano le circostanze del momento attuale e cosa ci abbia portato fino ad esso, vorrei spendermi per ricordarci quanto in realtà abbiamo percorso, di giorno in giorno, è il nostro personale progresso dinamico come giovani discepoli del Maestro Ikeda. Per questo, voglio farvi i miei più gioiosi e calorosi complimenti, ringraziandovi per la tenacia e la passione che mettete in atto per fare di oggi un giorno migliore di ieri, per voi e per le persone che vi circondano nei vari ambienti e circostanze che vivete. 

In ogni momento siamo spinti a mettere in dubbio il nostro operato e la direzione che vogliamo intraprendere, e spesso il contesto, con tutte le vicissitudini del caso, non aiuta. Per questo, dobbiamo lucidare la nostra mente offuscata da illusioni che alimentano una malsana razionalità contorta e infelice, risvegliando un’autentica speranza e un intrepido coraggio. Ne “Il mondo del gosho” Ikeda afferma:

Il coraggio fonde le nostre vite con la forza vitale fondamentale. E si traduce anche in una speranza innata che non crolla mai per quanto nera e disperata possa essere la situazione. È il potere di vivere con decisione fino all’ultimo istante.  Quando l’ombra della morte, del destino, della persecuzione, delle avversità, della malattia, del fallimento o della distruzione si profila, le persone tendono a cedere alla paura, alla trepidazione, alla viltà, all’angoscia, all’ansia, al dubbio e alla collera. È il potere della speranza che nasce dentro di noi che disperde queste nubi oscure. Alzarsi da soli significa tirar fuori da dentro se stessi la speranza e sviluppare un io incrollabile. […] Solo se la speranza sgorga copiosa nella nostra vita potremo continuare a dare speranza a chi lavora e si batte al nostro fianco.

D. Ikeda, “Il mondo del gosho”, cap. Con un’unica mente, pag. 184

Questo mese porta con sé alcune delle ricorrenze, a me più care, poiché negli ultimi anni hanno stimolato molto il mio atteggiamento e le mie motivazioni nella vita a livello, sia personale, che nelle attività per kosen-rufu.

La prima data, che porterò sempre nel mio cuore, è l’anniversario della fondazione del gruppo studenti, ovvero il 30 giugno del 1967, quest’anno ricorre il sessantacinquesimo anno, che emozione! Il gruppo studenti è stato l’ultimo gruppo istituito dal Maestro J. Toda prima della sua morte.

La seconda data, più recente, riguarda la presentazione a Roma dell’Appello alla resilienza e alla speranza il 6 Giugno 2018 di D. Ikeda e A. P. Esquivel. Questo giorno (6 giugno), inoltre, corrisponde ad altre due ricorrenze: il giorno di Maestro e Discepolo d’Europa e il compleanno di Makiguchi. Dalla presentazione dell’Appello Ikeda-Esquivel ho sposato quanto proposto nell’appello stesso e ho fatto il possibile affinché altri giovani si impegnassero al mio fianco, mettendo in pratica le parole di Ikeda ed Esquivel:

[…] i giovani dovranno unirsi tutti assieme e dovranno generare una forza d’azione dinamica che permetta loro di affrontare le sfide planetarie come la proibizione e l’eliminazione delle armi nucleari, la costruzione di una cultura dei diritti umani e la difesa della Madre Terra.

D. Ikeda e A. P. Esquivel, Appello alla resilienza e alla speranza, 2018

Proprio in relazione al tema delle armi nucleari, questo giugno, ha una valenza a livello internazionale molto decisiva. Si terrà a Vienna la Prima riunione degli stati parti del TPNW, acronimo inglese del Trattato ONU sulla proibizione delle armi nucleari, un evento di portata storica non indifferente dato il momento storico che stiamo vivendo. L’Italia non è ancora firmataria dello stesso trattato ma potrebbe comunque partecipare come uditrice ai lavori dell’incontro, per questo, possiamo impegnarci per divulgare l’importanza di questo evento a livello nazionale tramite il sostegno del movimento di Senzatomica. Conseguentemente, ci auguriamo che l’Italia, possa prendere parte anche all’evento e pensare alla ratifica del trattato (TPNW).

Facciamo in modo di trascorrere un mese pieno di soddisfazioni, volgendo lo sguardo alla seconda metà dell’anno che ci attende, pieni di vitalità e rinnovate decisioni, volte al raggiungimento dei nostri sogni più grandi!