Il mio punto di forza

  • Autore dell'articolo: Luca D.
Mi chiamo Luca D’Amato, frequento il quinto anno di Scienze agrarie a Piacenza, ma sono nato a Roma. Sono diventato membro della SGI durante il mio primo anno di università: da quel momento ho svolto il mio percorso universitario col grande supporto della pratica e del Gruppo Studenti!

Mi chiamo Luca, frequento il quinto anno di Scienze agrarie a Piacenza, ma sono nato a Roma. Sono diventato membro della SGI durante il mio primo anno di università: da quel momento ho svolto il mio percorso universitario col grande supporto della pratica e del Gruppo Studenti!

Una volta trasferitomi a Piacenza, ho legato con i compagni di fede di zona. Ma avevo difficoltà nel creare legami profondi con i miei compagni universitari: questo mi faceva soffrire. Decisi allora di affrontare questa sofferenza con la pratica buddista.

Recitavo costantemente, allo stesso tempo mi impegnavo a fare io il primo passo con loro, sostenendoli con sincerità. Rideterminando ogni giorno, mi rendevo conto che mentre io mi aprivo sempre più ai miei compagni, il mio ambiente cambiava. In questo modo ho creato dei legami forti. A volte sono riuscito pure a parlare ai miei colleghi di Buddismo! Giorno dopo giorno mi sono sentito sempre più felice, a mio agio nel mio nuovo ambiente anche se ero lontano da casa.

Nonostante questo vivevo con ansia gli esami orali, pensando ogni volta: «Tanto mi boccia, non lo supererò mai!».

Mi colpì molto una guida in cui il presidente Ikeda diceva:

I giovani studenti dovrebbero fare dello studio la loro priorità […] Esiste una determinata età, un periodo in cui si dovrebbe studiare. Se non ci si impegna allora, non riusciremo ad acquisire importanti conoscenze e capacità e in seguito nutriremo dei rimpianti. La fede si manifesta nella realtà quotidiana. Per i giovani che frequentano ancora la scuola, la fede si rivela nei loro studi. In questo periodo dedicarsi all’apprendimento rappresenta un importante aspetto della loro pratica buddista.

Dopo averla letta ho deciso di cambiare metodo di studio e modo di vedere l’università. Con la solida convinzione che un grande sacrificio mi avrebbe portato a grandi risultati, e che nella vita, come nello studio, ogni piccolo dettaglio è di estrema importanza, come spiega Ikeda!

I risultati accademici non sono tardati ad arrivare: ripetendo sempre le materie con qualche compagno, ho fatto ogni volta della solidarietà, dell’unità, del dare ogni volta il massimo di me stesso, come ci insegna Ikeda, il mio punto di forza! Ora inseguo l’obiettivo di laurearmi a dicembre.