LILY EVANS: LEGAMI CON IL BUDDISMO DI NICHIREN DAISHONIN

  • Autore dell'articolo: di Davide Revelant
Al momento stai visualizzando LILY EVANS: LEGAMI CON IL BUDDISMO DI NICHIREN DAISHONIN

La figura di Lily Evans, all’interno della saga di Harry Potter, rappresenta per molti aspetti quello che si può definire un atteggiamento in linea con i principi del Buddismo di Nichiren Daishonin. Le sue azioni, infatti, sono profonde e incisive, mosse dal suo cuore e dalla sua straordinaria bontà nei confronti di tutte le persone che la circondano. Nondimeno, il suo carattere denota determinazione e coraggio, qualità che riuscirà a trasmettere anche agli altri personaggi della storia.

Il personaggio di Lily nella saga di Harry Potter

La saga di Harry Potter è diventata ormai famosissima in tutto il mondo e ha accompagnato la crescita di moltissime persone a partire dagli anni novanta fino ad oggi. Questa storia parla di un ragazzino orfano che, dopo aver trascorso un’infanzia infelice senza genitori, allevato dai suoi perfidi zii, scopre un giorno di essere un mago e di essere stato ammesso alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, un castello magico collocato in un luogo misterioso della Scozia che accoglie tutti i giovani maghi e le giovani streghe della Gran Bretagna. Arrivato a scuola Harry scopre un mondo completamente diverso da quello a cui era stato abituato, pieno di vicende strane e creature magiche. Lily, la madre di Harry, crebbe assieme alla sorella maggiore Petunia, la quale, priva di poteri magici, nutriva una profonda invidia nei suoi confronti. Per questo motivo, le due sorelle si trovarono spesso in conflitto fra loro, ma Lily le era comunque molto affezionata. Un altro motivo di scontro fra le due fu la frequentazione che Lily intrattenne con lo strano giovane Severus Piton.

Lily e Severus

Nella storia, Serverus Piton è l’insegnante di pozioni di Harry. Severus, prima di frequentare la scuola di Hogwarts, non era altro che un povero ragazzino che vestiva logori abiti più grandi di lui  che gli conferivano un aspetto particolarmente buffo agli occhi di chi lo guardava e, in ragione del suo atteggiamento furtivo e sinistro, non era molto benvoluto dai più. Sua madre, dalla quale Severus prese spunto per il suo soprannome, il Principe Mezzosangue, era una strega, mentre suo padre era un babbano. A causa di queste loro differenze, i due coniugi litigavano continuamente. Severus, cresciuto in questo ambiente, aveva sviluppato un’ossessione nei confronti della magia. Desiderava raggiungere il prima possibile la scuola di Hogwarts per poter manifestare liberamente i suoi poteri e allontanarsi dalle difficoltà del suo ambiente familiare. Nonostante le stranezze di Piton, Lily, durante i loro primi timidi incontri, rimase, in un certo modo, colpita da quello strambo ragazzo e, grazie alla sua indole che le permetteva di ricercare la bellezza che le persone spesso nascondono a causa delle proprie sofferenze, riuscì a conoscere Severus, vedendo in lui  ciò che si celava nel suo fare tenebroso e insicuro. In questi anni, Piton fece amicizia con alcuni personaggi che sarebbero in seguito diventati i Mangiamorte, i seguaci di Lord Voldemort, il mago oscuro che uccise i genitori di Harry. Anche se Lily non approvava le sue frequentazioni, cercò sempre di rimanere sua amica, valorizzando la sua parte sensibile, una componente che Severus custodiva gelosamente dentro di sé, come se solo Lily fosse in grado di richiamare questo lato del suo essere. Era la capacità di amare, infatti, che permetteva a Lily di vedere realmente la vera bellezza di Piton. Indipendentemente dalla tipologia di amore, sia amicale che romantico, questo sentimento permette alle persone di risvegliare la loro componente più umana e compassionevole. Come scrive il maestro buddista Daisaku Ikeda:

Proprio amando sinceramente qualcuno diventeremo capaci di estendere questo amore all’intera umanità.

Ikeda , Amore e amicizia, p.54.

Con questa frase, Ikeda spiega come l’amore può dilatarsi da un singolo individuo all’intera umanità. Si tratta di un’emozione che amplia il nostro desiderio di indagare la realtà delle persone, guardando direttamente il sole nel cuore degli uomini e delle donne senza essere accecati: se non c’è amore, non c’è conoscenza. Quando si ama, si è portati a desiderare di conoscere l’altro: cominciando dall’ affetto che si prova per una singola persona, si può imparare ad estendere questo sentimento in modo più ampio. Piton, grazie all’affetto che Lily provava per lui, è riuscito a riscaldare la sua anima ferita e, seppur nascondendo a tutti la dolcezza  nel suo cuore, al di là del suo atteggiamento apparentemente malvagio, dopo la morte dell’amata, si impegnò a proteggere il giovane Potter. Per Piton, era particolarmente difficile prendersi cura di Harry che, tranne per gli occhi, era l’esatta copia del padre James. Da studenti, James e Severus non sono mai andati d’accordo, anzi, spesso il primo si prendeva gioco dell’altro compiendo ripetuti atti di bullismo e la loro rivalità rasentava un sentimento di odio profondo. Grazie all’amore di Lily, Severus riuscì ad aprire il suo cuore ed andare al di là del dolore che gli aveva procurato il padre di Harry. Pur muovendosi di nascosto e mostrandosi comunque tenebroso, si prese cura del ragazzo. Il suo legame con Lily non lo ha mai abbandonato: rimaneva, come sigillato, nel suo Patronus (un incantesimo che, a seconda dell’individuo che lo evoca, assume la forma di un certo tipo di animale) che, come per Lily, prendeva la forma di una cerva d’argento.

La morte di Lily

La grandezza del personaggio di Lily si manifesta nel momento della sua morte. Nei libri, si racconta di come Lord Voldemort, per scongiurare una profezia, decide di assassinare il piccolo Harry. La profezia, infatti, parlava di un bambino nato alla fine di luglio e figlio di due maghi che avevano osato sfidare il Signore oscuro. Veniva detto che questo bambino avrebbe causato la rovina di Voldemort. Così, dopo aver trucidato James, che invano aveva cercato di contrastarlo, il mago oscuro si avventò su Lily. Voldemort propose di risparmiarla, non era lei il suo obiettivo, ma la donna non indietreggiò minimamente e non si scostò neanche di un passo dal suo bambino, cadendo esanime in un lampo di luce verde trattenuto nel colore dei suoi occhi spenti che, con tanta apprensione, avevano vegliato sul piccolo inerme. Tuttavia, il suo amore per il figlio era rimasto intoccato e Voldemort, dopo aver scagliato l’anatema su Harry, rimase sconfitto e privo di un corpo. In questo senso, Lily è un esempio incredibile di coraggio. Nella storia, attraverso il suo sacrificio, ha creato un incantesimo di protezione sul piccolo Harry che lo avvolgerà fino al compimento della maggiore età. In uno degli scritti di Nichiren Daishonin, la lettera intitolata L’inverno si trasforma sempre in primavera, si legge di come Nichiren esprima la sua vicinanza alla monaca laica Myoichi, rimasta da poco vedova. Nella lettera, Nichiren incoraggia la donna, dicendole che il marito, nonostante sia venuto a mancare in questa vita, le rimarrà sempre accanto, sebbene lei non riesca a vederlo. Inoltre Nichiren, eternamente grato ai due coniugi per l’aiuto che gli diedero, promette alla donna di ripagare il debito di gratitudine nei suoi confronti e di non dimenticarla mai, mostrando come i benefici portati da azioni mosse da un sincero sentimento non si estinguono neanche con la morte. Nel testo si legge:

È possibile che stia osservando giorno e notte sua moglie e i suoi figli negli specchi celesti del sole e della luna. Dal momento che tu e i tuoi figli siete persone comuni, non potete né vederlo né sentirlo, così come un sordo non può udire il fragore del tuono né un cieco vedere la luce del sole. Siate certi che egli vi è vicino e vi protegge.

RSND, 1, p. 477.

Allo stesso modo l’amore di Lily travalica la morte, avvolgendo sempre il figlio Harry con la sua protezione. Nell’ ottica buddista, ciò che conta più di ogni cosa è essere vicini alle persone, impegnandosi con ogni mezzo per far raggiungere una felicità autentica e duratura a tutti coloro che possiamo incontrare. In un’altra delle lettere di Nichiren, viene nominato uno dei più fidati sostenitori del monaco, cioè il samurai Shijo Kingo. In questo scritto, il Daishonin esorta il suo discepolo a comportarsi con prudenza per evitare di mettersi in pericolo, ricordando, inoltre, di come il samurai rimase con lui persino quando stava per essere decapitato. Come Lily desiderava rimanere accanto a Harry fino alla fine, così anche Nichiren, nel momento in cui il suo affezionato discepolo si trovò in forte difficoltà, memore di ciò che Kingo aveva fatto per lui, afferma di volergli restare accanto in ogni circostanza:

Se tu dovessi cadere nell’inferno per qualche grave colpa, anche se Shakyamuni mi     invitasse a diventare un Budda, io rifiuterei: preferirei venire all’inferno con te. Perché, se cadessimo nell’inferno insieme, troveremmo là il Budda Shakyamuni e il Sutra del Loto.

RSND, 1, p. 752.

La protezione rivolta alle persone che si amano arriva persino nei più profondi e tormentati abissi della disperazione, così come l’abbraccio protettivo di Lily per Harry: una magia che fuoriesce dalle pagine del libro.