La decisione di non subire passivamente la vita è cruciale

  • Autore dell'articolo: A cura di Andrea Ciccorelli, Responsabile Nazionale del gruppo giovani uomini
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La decisione di non subire passivamente la vita è cruciale

Viaggiatore, da dove giungi?
E qual è la tua meta? La luna è calata,
ma il sole ancora non è sorto.
Nel caos dell’oscurità che precede l’alba, cercando la luce,
avanzo,
per disperdere le nubi oscure della mia mente, per trovare un grande albero, che non si pieghi nella tempesta, io emergo dalla terra.

Ikeda, D., La rivoluzione umana, vol. 2, p.137, Ed. Esperia

Con questa poesia, il giovane Ikeda dava forma ai propri sentimenti nell’estate del 1947, in Giappone. A 75 anni di distanza, sento una grande vicinanza con queste parole.
La determinazione con cui affrontiamo ogni questione della nostra vita è fondamentale.

La decisione di non subire passivamente la vita è cruciale. Da questo punto di vista, avere un punto di origine nella relazione maestro-discepolo e avere un solido insegnamento “che non si pieghi nella tempesta”, che vive nella nostra prova concreta nel momento in cui ci impegniamo nella pratica per noi e per gli altri, è davvero tutto ciò che conta. Per me è una certezza assoluta.

Novembre è il mese in cui celebriamo la fondazione della Soka Gakkai, che si basa eternamente sulla non dualità di maestro e discepolo. Questo legame indistruttibile affonda gli esempi più potenti del nostro secolo nella lotta condivisa e instancabile di Makiguchi e Toda, prima, e Toda e Ikeda, poi.
In un momento della storia in cui è difficile riporre la fiducia in qualcuno e in cui i punti di riferimento sono spesso contenitori all’apparenza attraenti ma profondamente vuoti e falsi, incontrare una filosofia dalle radici forti, universale, umanistica, dinamica e aperta e la pratica per vivere questa stessa filosofia in modo appassionato nella vita di tutti i giorni, è una fortuna che come giovani non possiamo mai sottovalutare.
Avere un maestro è la più grande delle fortune.


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Nichiren Daishonin scrive “Ovunque dimoriamo praticando l’unico veicolo, quel luogo sarà la capitale della Luce Eternamente Tranquilla”1 e ancora “Il sutra [del Loto] afferma: “come il fiore di loto nell’acqua, non sono contaminati dalle questioni mondane. Emergendo dalla terra […]. I Bodhisattva della terra sono il loto dell’entità della Legge mistica. Qui il loto è utilizzato come metafora”2. La vita è una battaglia contro i problemi e con il karma, ma noi possiamo far sbocciare la felicità e la vittoria autentiche come i fiori di loto crescono nell’acqua melmosa. Questo perché recitando Nam-myoho-renge-kyo con sincerità e insegnando agli altri a fare lo stesso manifestiamo la grande forza vitale dei Budda e dei Bodhisattva
in quanto entità della legge mistica.
Non tiriamoci indietro davanti alle difficoltà, ripartiamo dalla preghiera e arricchiamo le nostre vite rafforzando i nostri cuori, con la gentilezza e l’allegria, con il maestro sempre al nostro fianco.
Spero trascorriate un magnifico mese di novembre!

Note

1 – Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, vol 1, p. 278

2 – Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, vol 1, p. 383