Mi chiamo Daniela e ho iniziato a praticare il buddismo di Nichiren Daishonin nel 2013.
Non appena iniziai a recitare Nam myoho renge kyo mi trovai a fare i conti con un forte senso di depressione causato dalla condizione in cui vivevo: lavoravo con mio padre nella panetteria di famiglia, un lavoro che non mi soddisfaceva, e da anni soffrivo di attacchi epilettici che mi avevano portato a provare un senso di rassegnazione verso possibili obiettivi e desideri per la mia vita. In generale, il senso di sofferenza che provavo mi aveva portato ad avere paura di vivere appieno e non riuscivo a esprimere liberamente i miei sogni.
Recitando Nam myoho renge kyo, inaspettatamente iniziò a emergere da dentro di me la passione per la pasticceria.
Per la prima volta decisi di buttarmi in qualcosa di nuovo, di crederci fino in fondo e realizzarmi professionalmente, anche se questo avesse significato perdere il lavoro in panetteria e rimanere senza stipendio. Pur non sapendo come fare e non avendo un sostegno da parte della mia famiglia, invece che disperarmi per la mia situazione, recitai Nam myoho renge kyo. Ricordo che, in quei giorni, tutta la paura che provavo si trasformò in coraggio e speranza.
Questa nuova sensazione sincera mi portò a raggiungere obiettivi che fino a quel momento avevo ritenuto impossibili: lasciai il lavoro in panetteria e riuscii a iscrivermi alla scuola di alta pasticceria riconosciuta a livello mondiale, trovando nonostante tutto la disponibilità economica per frequentarla.
Come afferma il Presidente Ikeda:
Chi è determinato a vincere, non importa a che prezzo, è forte.
D. Ikeda, Sfide e visioni per il futuro, Esperia, p. 44
Nella profondità della nostra vita, possediamo tutti una preziosa “spada ingioiellata” , che è solo ed esclusivamente nostra. Questa potente “spada dello spirito” trafigge le forze negative. Se ci renderemo conto di possedere realmente tale arma e la lucideremo continuamente, non saremo mai sconfitti. Vinceremo sicuramente. Tale è il potere della spada meravigliosa che possediamo dentro di noi. Questa “spada ingioiellata” è il nostro stesso cuore, la nostra stessa determinazione.
Da quel momento non ebbi più attacchi di epilessia, piano piano decisi coraggiosamente di terminare la scuola di pasticceria col massimo dei voti e di fare esperienze lavorative prestigiose: riuscii a realizzare ognuna di queste cose ed entrai nel settore che mi appassionava, trovando lavori con tutte le caratteristiche che cercavo, e arrivando nel 2019 a essere contattata da un mio ex insegnante della scuola, che mi propose di lavorare in una startup nascente di gelateria e pasticceria.
Nel 2020, con l’avvento della pandemia il mio lavoro subì una battuta d’arresto e gli attacchi di epilessia si ripresentarono, provocandomi sei crisi consecutive e un trauma cranico. Non mi lasciai abbattere nemmeno un istante e iniziai a recitare Nam myoho renge kyo per tre ore tutti i giorni, rinnovando il voto di realizzare la felicità mia e degli altri attraverso l’impegno nel mio posto di lavoro. Decisi che non avrei permesso a quella situazione di ostacolare il mio obiettivo di trasferirmi entro l’anno nella città dove i miei titolari avrebbero aperto la nuova pasticceria. Infatti, grazie alla pratica quotidiana e allo spirito di non arrendermi riuscii a trasferirmi, ma non solo: credevo di aver raggiunto il mio obiettivo quando i miei titolari mi proposero la gestione della pasticceria, ma in seguito mi comunicarono che ne avrebbero aperta anche un’altra. In pochissimo tempo sono passata da aiuto pasticcere a responsabile di due pasticcerie!
Queste esperienze mi hanno davvero permesso di forgiarmi e mi hanno fatto capire che, qualunque sia la situazione che ci si trova ad affrontare, non bisogna mai perdere la speranza.
Concludo con le parole del maestro Ikeda:
La cosa più importante è abituarsi a sfidarsi al massimo. In un certo senso, i risultati ottenuti non contano molto. Per esempio, i voti che prendete a scuola non decidono il corso della vostra vita. Ma l’abitudine a sfidarvi al massimo con il tempo porterà i suoi frutti, vi distinguerà dagli altri e farà brillare il vostro particolare talento.
D. Ikeda, In cammino con i giovani, Esperia, 2011