Un volo instancabile verso la pace

  • Autore dell'articolo: A cura di Alberto Aprea, Presidente dell'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai
Congratulazioni vivissime per questo luminoso ventesimo anniversario de Il Volo Continuo – la rivista online dei giovani della Soka Gakkai italiana – che segna una gioiosa ripartenza piena di significato e di speranza!
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Un volo instancabile verso la pace

Esprimo il più profondo rispetto e gratitudine per tutti coloro che, nel corso di questi anni, hanno sostenuto questa rivista in ogni modo, anche dietro le quinte, e soprattutto i lettori e le lettrici.

Inoltre desidero ringraziare e lodare i giovani della redazione – volontari di età compresa tra i ventuno e i trentanove anni da undici regioni italiane – per la serietà del loro impegno nel mettere la propria crescita personale al servizio della comunità, come discepoli del maestro Ikeda. Grazie di cuore!

In questo mondo devastato dalla violenza e dai conflitti, i vostri sforzi assidui per diffondere i princìpi fondamentali basati sulla saggezza e la compassione dell’umanesimo buddista aprono le porte a un futuro pieno di speranza.

Come giovani della Soka Gakkai state diffondendo e coltivando i semi della pace nel cuore delle generazioni nelle cui mani è il futuro del pianeta.  

Passando il testimone di una cultura basata sul rispetto della sacralità della vita, state contribuendo alla creazione di un’epoca dei diritti umani, in cui la divisione e il conflitto lasceranno il posto alla pace e all’armonia.

Non esiste missione più nobile di questa!

Trovo particolarmente incoraggiante che questa “dinamica” ripartenza del Volo avvenga proprio all’inizio dell’Anno dei giovani e del progresso dinamico, in questo mese di marzo così significativo per i giovani.  A vent’anni dal primo numero – nel luglio del 2002 – Il Volo Continuo si rinnova completamente con l’obiettivo di aprirsi sempre di più alla società e di rispondere alle esigenze dei suoi lettori, soprattutto giovani e giovanissimi, per diffondere in termini sempre più facilmente comprensibili la visione buddista della vita.

Il nostro movimento esiste per realizzare la pace e mettere in grado tutte le persone di diventare felici.

La chiave decisiva per passare dalla violenza alla pace non è lontana da noi: tutto dipende dalla trasformazione interiore di una singola persona che si “alza da sola” e crea legami di solidarietà con le persone intorno a sé.

Nell’esprimere i miei più sinceri auguri per un nuovo e dinamico volo della vostra, anzi della nostra amata rivista, concludo con questo incoraggiamento del maestro Ikeda:

La pace non esiste altrove,

in un posto lontano.

Bisogna costruire un mondo

di amicizia e fiducia

proprio là dove ci troviamo.

La pace si trova nel luogo

dove espandiamo la nostra cerchia

di fiducia e amicizia.

Parlare in modo unilaterale

non è dialogo.

Prima di tutto, rispettiamo la persona

che abbiamo di fronte

e ascoltiamo con attenzione.

Ascoltare, parlare e ancora ascoltare.

Attraverso questo scambio da cuore a cuore

possiamo abbattere i muri dell’incomprensione

e del pregiudizio nel nostro cuore.

[…] Agire per la felicità delle persone:

la vera Illuminazione è racchiusa

in questa pratica concreta.

“Violenza” o “dialogo”?

In numerose parti del mondo

continuano a verificarsi

terribili conflitti,

una catena incessante di odio e violenza.

Proprio per questo

non dobbiamo smettere di dialogare,

mai e poi mai.

Scegliere risolutamente il dialogo

diverrà una scelta per la pace

e condurrà l’umanità a scegliere la vita.

Ne sono convinto.

Creare un mondo pacifico, senza guerre,

in cui le persone non uccidono le altre persone:

questo è il desiderio sincero di tutti noi,

membri della famiglia Soka.

Questa è la missione della SGI.

Il Nuovo Rinascimento, 668, p. 9