Una preghiera “rivoluzionaria”

  • Autore dell'articolo: A cura di Jasmina Cipriani, responsabile nazionale del gruppo giovani donne
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Una preghiera “rivoluzionaria”

Con dicembre si conclude l’Anno del progresso e delle persone capaci che ha visto la celebrazione sia del 60° anniversario della nomina del Presidente Ikeda e del suo primo viaggio per kosen rufu oltreoceano, sia del 90° della Soka Gakkai e primo anno del decennio verso il centenario nel 2030. 

Il Daishonin cita il famoso passo: «Se vuoi conoscere le cause del passato, guarda gli effetti del presente; se vuoi conoscere gli effetti del futuro, guarda le cause del presente»1.

Guardare il presente ci aiuta a far luce sulle cause poste nel passato, ma ciò che più conta è chiederci che tipo di cause mettere adesso, perché saranno l’effetto che vedremo nel futuro.  

A livello mondiale la crisi legata alla pandemia persiste e il domani è ancora incerto, per far fronte a tutto questo e ad altre sfide planetarie, è fondamentale ora più che mai attingere alla saggezza dell’umanesimo buddista promotore di una cultura di pace, incentrato sul riconoscimento del valore fondamentale della vita e della sua sacralità. Sfidandoci nell’intraprendere dialoghi nel nostro ambiente immediato, possiamo aiutare gli altri a stringere un legame con il Buddismo di Nichiren Daishonin.  

Il Presidente Ikeda alla fine dello scorso anno ha scritto: “Kosen-rufu dipende da quante persone che stanno soffrendo riusciamo a incontrare, da quanto riusciamo a “tuffarci” tra di loro. Il Buddismo esiste per la felicità di tutte le persone. Per questo motivo, è fondamentale apprezzare fino in fondo ogni singola persona e incoraggiarla”.2 

Per noi praticanti la fine dell’anno è un periodo molto significativo, in cui “tirare le somme” su cosa abbiamo realizzato o meno, è anche l’occasione per trovare quello slancio che ci dà la forza per lottare fino alla fine, fino all’ultimo, fino in fondo, per realizzare i nostri sogni, con il pensiero che non è mai troppo tardi per farlo!  

Grazie a questa lotta si sperimenta un senso di gloria libero dai rimpianti, che ci fa congratulare con noi stessi: “a prescindere dai traguardi raggiunti ho lottato senza arrendermi, che grande crescita ho fatto”! 

Sempre nel saggio del 29 dicembre il maestro Ikeda scrive: “Quando cambia il nostro ichinen, noi cambiamo. Quando noi cambiamo cambia il nostro ambiente, cambia il mondo. L’origine di questo grande cambiamento non è altro che continuare ad approfondire in modo “rivoluzionario” la nostra preghiera di fronte al Gohonzon. La preghiera non ha nulla a che vedere con una “fede supplichevole”, che si affida a qualcosa di esterno. La preghiera, in origine, è un voto. È formulare il voto: “Io lo farò, assolutamente”; è dichiarare di alzarsi e sfidarsi per realizzare obiettivi chiari e precisi.” 3

Approfondendo la preghiera in modo “rivoluzionario” concludiamo quest’anno appena trascorso in modo significativo, così da poter dichiarare senza rimpianti obiettivi chiari e precisi per il 2021, l’Anno della speranza e della vittoria!

NOTE

  1. RSND, 1, 252
  2. D. Ikeda, Il Nuovo Rinascimento, 666, p. 9
  3. Ibidem