Il contratto sociale – J.J. Rousseau

  • Autore dell'articolo: Eleonora Renda
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Il potere delle idee per costruire un mondo più giusto

“L’uomo è nato libero e ovunque è in catene. Chi si crede padrone degli altri è non di meno più schiavo di loro.” 1

Dalle pagine del Contratto sociale (1762), dedicato all’analisi politica di uno Stato e del suo funzionamento, emerge una visione lucida e schietta sulla natura umana che il progresso e l’egoismo rischiano di corrompere.

L’uomo, secondo Rousseau (1712-1778), nasce libero e nessuno ha il diritto di esercitare la propria autorità su qualcun altro. “Rinunziare alla libertà vuol dire rinunziare alla propria qualità di uomo, ai diritti dell’umanità, persino ai propri doveri”2: per questo egli non si fece mai spaventare neppure davanti alle minacce dell’autorità.

“Una persona che possiede una base solida di vita è forte, e non sarà mai influenzata dal clamore dell’opinione pubblica.” 3

Per Rousseau gli uomini stipulano tra loro un contratto sociale per elevarsi ad una dimensione collettiva in cui sia garantita ad ogni cittadino l’uguaglianza. La libertà e la felicità risiedono proprio nella rinuncia ad alcuni vantaggi personali in vista del bene comune in cui i diritti di tutti vengano rispettati e tutelati.

Ikeda ha letto Il Contratto sociale e altre opere di Rousseau fin da giovane, e ricorda spesso quanto anche Makiguchi e Toda lo amassero.


L’idea che la sorgente della felicità sia dentro di noi e nella nostra capacità di dedicarci anche agli altri, i valori della libertà e dell’uguaglianza per sostenere un interesse comune, il ruolo della religione per rendere le persone migliori solo se espressione intima dell’animo umano e radicata nelle sue profondità, senza ridursi a una cieca obbedienza: sono tutti temi che risuonano potentemente nel Buddismo di Nichiren Daishonin e nelle lotte portate avanti dai nostri maestri e dalla SGI.


La missione dei giovani è realizzare un cambiamento interiore per costruire una società più equa e fondata su rinnovati valori. Per questo Ikeda ci incoraggia a coltivare la passione per difendere le nostre idee: “Le idee hanno un potere enorme. Le idee possono muovere l’umanità, dare origine a una nuova era e trasformare il mondo.” 4

NOTE

  1. J. J. Rousseau, Il contratto sociale, Editori Laterza, Bari, 2006, p. 5
  2. Ibidem, p. 13
  3. D. Ikeda, tratto da Il Nuovo Rinascimento, n. 411
  4. Ibidem