Come trovare la felicità nel lavoro

  • Autore dell'articolo: ilvolocontinuo.it
Irene racconta di come ha sviluppato il coraggio e la determinazione per realizzare i suoi sogni sul lavoro

La storia di Irene

Mi chiamo Irene e pratico il Buddismo da sei anni.
A giugno del 2020 ho avuto la fortuna di essere assunta in un supermercato, l’unico luogo che in quel momento dava sicurezza lavorativa. Ho lavorato come stagista per sei mesi affrontando diverse sfide, ma grazie alla recitazione di Nam myoho renge kyo sono riuscita ad abbattere muri che sembravano insormontabili e a costruire relazioni umane di valore. A dicembre dello stesso anno ho accettato il rinnovo del contratto che mi garantiva il posto per tre anni.

Più passava il tempo, però, più cresceva in me il desiderio di lavorare nel mio campo: nel frattempo, infatti, stavo seguendo una scuola privata di Lis (lingua dei segni italiana), che il lavoro al supermercato mi aiutava a pagare. Il mio grande desiderio è sempre stato quello di lavorare nelle scuole come assistente alla comunicazione, una figura che fa da perno tra l’insegnante e il bambino con questa disabilità. Quasi in concomitanza col mio ultimo attestato di Lis, l’ambiente a lavoro era diventato sempre più pesante. Se da una parte sentivo che la mia missione in quel luogo si era compiuta, dall’altra avevo paura di lasciare un lavoro sicuro, unico punto stabile in mezzo alle difficoltà che anche la mia famiglia stava vivendo.
Nichiren Daishonin scriveva:

Solo la tua fede determinerà tutte queste cose. Una spada sarà inutile nelle mani di qualcuno che non si sforza di lottare. La potente spada del Sutra del Loto deve essere brandita da un coraggioso nella fede, allora egli sarà forte, come un demone armato di una mazza di ferro

Raccolta degli insegnamenti orali, vol. 1, pag. 365


Il contesto che tutti noi stavamo vivendo, mi faceva pensare che continuare a lavorare al supermercato fosse la cosa più sensata da fare, perché, se non altro, un lavoro lo avevo. Ma avevo un sogno, e volevo realizzarlo. Così, decisi di affidarmi al Gohonzon, ovvero recitare Nam Myoho Renge Kyo ogni giorno, per manifestare quella forza e saggezza necessarie per rendere possibile l’impossibile. Impegnandomi in questo modo, attraverso la mia fede, accadde naturalmente che iniziai a provare una sincera fiducia e un senso di coraggio talmente forte che, poco dopo, decisi di licenziarmi, con l’assoluta convinzione nel cuore che avrei trovato il lavoro dei miei sogni.

In quel momento avevo solo il contatto di una cooperativa, da cui però non ricevevo risposte; eppure, ero assolutamente convinta che avrei realizzato il mio obiettivo, perché decisi che attraverso la mia esperienza avrei incoraggiato tutte le persone che mi avevano sostenuta e con cui avevo instaurato legami di stima e fiducia.
Dopo qualche settimana riuscii a ottenere un colloquio che superai, ma ancora una volta non ricevetti risposte riguardo al contratto né alla data di inizio.

Un giorno, ricevetti un messaggio da un’agenzia di comparse che mi proponeva una comparsa speciale per un film che stavano girando nella mia zona residenziale. Se avessi accettato avrei guadagnato una cifra importante in sole due settimane. Senza sapere neppure come, mi ritrovai ad un bivio: da un lato c’era il lavoro dei miei sogni che tardava a concretizzarsi, dall’altro un guadagno facile, che mai come in quel momento mi avrebbe fatto comodo.

Recitando Nam myoho renge kyo, fu immediatamente chiaro che, per me, accettare avrebbe significato ritirarmi da quella battaglia e scendere a un compromesso. Non potevo farlo.
Decisi di contattare la cooperativa e, col tutto il coraggio che avevo, parlai alla referente della situazione in cui mi trovavo e della mia decisione: ero pronta a rinunciare a tutti quei soldi per lavorare per loro, ma non potevo aspettare oltre. Lei mi invitò a un colloquio e mi disse che era rimasta talmente colpita dalle mie parole che voleva farmi iniziare subito. Quello stesso giorno firmai il contratto e la mattina dopo ero davanti al portone della scuola, pronta a iniziare.

Oggi lavoro in una scuola speciale per bambini sordi e udenti, seguo diversi bambini delle elementari e dei ragazzi e ragazze delle medie. Non ho mai provato un senso di missione così forte.
A tal proposito Daisaku Ikeda scrive:

La condizione del cuore di una persona determina il cambiamento di qualsiasi cosa. Quando entrerete nel vostro cuore vi troverete la gioia più grande: questa vi porterà ad applicarvi con fiducia e saggezza nel lavoro, impegnandovi per realizzare una vita soddisfacente e dare benessere alla vostra famiglia. così diventerete degli esempi per la società. chi agisce in questo modo, vincerà sicuramente.

Daisaku Ikeda, Scuola e lavoro, Esperia, pag, 78


Sento di voler rinnovare ancora una volta la mia decisione realizzare la mia felicità e aiutare gli altri a fare lo stesso, con la convinzione che, basandoci sulla Legge Mistica di Nam myoho renge kyo, non esiste nulla di impossibile da realizzare.