Fino in fondo, senza mai scoraggiarmi

  • Autore dell'articolo: Arianna
Mi chiamo Arianna, ho 20 anni e abito a Livorno. Faccio parte di una famiglia buddista e pratico dal 2013. Quando ero in terza media mio padre si ammalò e nel giro di poco tempo ci lasciò.

Mi chiamo Arianna, ho 20 anni e abito a Livorno. Faccio parte di una famiglia buddista e pratico dal 2013. Quando ero in terza media mio padre si ammalò e nel giro di poco tempo ci lasciò.

Provavo una forte rabbia e la scuola era l’ultimo dei miei pensieri, tanto che fui bocciata. L’anno successivo, nel 2016, decisi di diventare membro della Soka Gakkai e di cambiare il mio rapporto con lo studio: mi iscrissi ad un liceo a Pisa, continuando a giocare a softball, sport che pratico da quando ho 8 anni, ad alti livelli e con grande passione.

Iniziò così una vita molto frenetica: prima delle lezioni recitavo un’ora di Daimoku, andavo a scuola in treno e mi allenavo a più di 200 km da casa. Studiavo sui mezzi oppure la notte, ma ero così determinata che riuscii a concludere ogni anno con buoni voti.

Nel 2019 la situazione si è complicata: mia nonna, il mio punto di riferimento, ha cominciato a non sentirsi bene, dovevo affrontare l’esame di maturità e nel fine settimana giocavo nelle Marche per una nuova squadra. Grazie al Daimoku, però, non mi sono scoraggiata e ho mantenuto il ritmo.

A febbraio, quello che ho temuto per mesi è accaduto: mia nonna ci ha lasciati. Questa sofferenza, però, mi ha permesso di sperimentare il potere del Buddismo fino in fondo.

Poco dopo, a causa del Covid-19, sono iniziate le lezioni online. A settembre mi ero prefissata di passare la maturità con 80 centesimi, ma in quelle circostanze avevo paura di non riuscirci. Sono andata comunque avanti e ho approfondito la mia fede, senza scoraggiarmi. Ho recuperato le energie per sostenere al meglio la maturità e il campionato che mi aspettava; partecipavo alle riunioni buddiste online, soprattutto a quelle del gruppo futuro e facevo la spesa per gli anziani del mio paese come volontaria.

Così, carica e vitale grazie al Daimoku, circondata dalla mia famiglia e sostenuta dai compagni di fede, ho dato l’esame passandolo con 85/100!

Le emozioni che ho provato sono difficili da spiegare, ma so che tutto questo è stato grazie alla forza della fede buddista, ai sacrifici e agli insegnamenti del mio maestro, Daisaku Ikeda, presidente della Soka Gakkai Internazionale.

Grazie ai suoi incoraggiamenti, infatti, ho deciso di proseguire gli studi iscrivendomi a Scienze Motorie. Inoltre, durante il lockdown, ho capito che la mia missione è a Livorno. Per anni sono scappata da casa, ma ora attraverso il softball desidero dare il mio contributo alla città.