Apologia di Socrate – Platone

  • Autore dell'articolo: Noemi Di Carlo
Aiutare le persone a diventare sagge, a diventare filosofi, è la strada che porta alla vera democrazia, ed è questo il compito a cui noi della Soka Gakkai ci dedichiamo
Al momento stai visualizzando Apologia di Socrate – Platone

Il dialogo che aiuta a crescere: sostenere i giovani a trovare la propria strada per un cambiamento mondiale.

«[…] è per l’uomo il bene maggiore, ragionare ogni giorno della virtù […] e che una vita che non faccia di cotali ricerche non è degna d’esser vissuta […]» 1

Grazie al contributo di Platone abbiamo testimonianza del pensiero di un grande filosofo: Socrate. Nell’Apologia di Socrate Platone mette in luce la sua virtù di maieutico, colui che aiuta a partorire la verità attraverso il dialogo.

Una frase famosa di Socrate è «So di non sapere». Un atteggiamento di estrema umiltà e di continua ricerca del vero, hanno reso questo filosofo un esempio di vita. Nell’opera vediamo come Socrate si difende argomentando le accuse ingiuste mosse contro di lui e, nonostante avesse confutato ogni cosa, verrà comunque condannato a morte. Non fuggirà dalla sua condanna, ma accetterà di bere il veleno.

Socrate ha dato la vita per la verità, affrontando la paura della morte e ciò è stato possibile perché ha seguito il suo daimon [N.d.A. Letteralmente significa ‘demone’ e nella cultura greca aveva una funzione intermediaria tra umano e divino. Spesso è descritto come coscienza morale o coscienza di sé, ma James Hillman, noto psicoanalista, afferma quanto sia difficile incastrarlo in una definizione. È un qualcosa che esiste in noi e la sua natura «[…]si rivela più che altro per allusioni, per sprazzi di intuizione, in sussurri e nelle improvvise passioni e bizzarrie che interferiscono nella nostra vita e che noi ci ostiniamo a chiamare sintomi.»2

Il daimon dal punto di vista buddista non è che la nostra unica missione, il mezzo con cui realizzare kosen-rufu. Ignorare la nostra unicità rischia di portarci a condurre un’esistenza vuota.  

Il presidente Ikeda, maestro nel dialogo, mentre era in viaggio per far conoscere il Buddismo ad Atene affermò: «Anche Socrate fu un grande maestro nell’arte del dialogo. Dal momento che ci dedichiamo alla suprema filosofia di vita, dobbiamo impegnarci in un sincero dialogo per incoraggiare in profondità ogni persona e condurla verso la vera felicità.» 3

Ognunocon la consapevolezza che i giovani saranno sempre pionieri del cambiamento, è un pilastro fondamentale per la creazione di un’umanità pacifica e armoniosa. Pertanto è importante aiutare i giovani a partorire la loro verità e cioè a far emergere dalla loro vita il coraggio di migliorare la società, facendo sì che si risveglino alla loro unica missione.  

«Aiutare le persone a diventare sagge, a diventare filosofi, è la strada che porta alla vera democrazia, ed è questo il compito a cui noi della Soka Gakkai ci dedichiamo.» 4

NOTE

  1. Platone, Apologia di Socrate, Editori Laterza, 2010, p. 55
  2. Hillman, J. (2009). Il codice dell’anima. Milano: Gli Adelphi, pp. 25-26
  3. D. Ikeda, La Nuova Rivoluzione Umana vol. 6, p. 62
  4. Ibidem, p. 74