Approfondire le “radici dell’impegno” per realizzare una primavera piena di speranza

1 Marzo 2022
Puntata23

dalla serie: Verso il 2030 – Ai miei giovani successori, tedofori di giustizia

Febbraio è il mese in cui festeggiamo i compleanni di Nichiren Daishonin (il 16) e del mio maestro, il secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda (l’11).

All’età di dodici anni, il Daishonin fece il voto di diventare «la persona più saggia di tutto il Giappone» (Il maestro del Tripitaka Shan-Wu-Whei, RSND, 1, 155), con la decisione di imparare tutto ciò che poteva per la felicità e la pace di tutta l’umanità.

Anche Josei Toda, da giovane, sognava di contribuire a migliorare il mondo e ha sempre lavorato per mantenersi agli studi. All’età di diciassette anni, adottò lo pseudonimo Ōtō (composto dai caratteri cinesi che significano “ciliegio” e “pesco”, n.d.r.). Lo fece per esprimere la sua determinazione a resistere nella vita come i ciliegi fioriscono al freddo, e a mostrare risultati come i peschi danno i frutti.

La giovinezza è il momento di mettere solide radici. Nel Gosho Ripagare i debiti di gratitudine, il Daishonin scrive: «Più profonde sono le radici, più rigogliosi sono i rami» (RSND, 1, 614). Facendo crescere con pazienza e costanza le “radici della fede” e le “radici dell’impegno”, il grande albero della vostra missione crescerà sicuramente. Sarete in grado di estendere meravigliosi rami di amicizia, far sbocciare bellissimi fiori di felicità e godervi i frutti della vittoria.

Con la ferma determinazione di affrontare con pazienza ogni sfida e di mostrare ciò che siete in grado di realizzare, continuate a sfidarvi insieme verso una primavera piena di speranza!

 (Tradotto dal numero del 1 febbraio 2022 del Mirai Journal, il mensile della Soka Gakkai per il Gruppo futuro delle scuole medie e superiori – SGI NL10948)